L'opinione è forse il solo cemento della società.
[Cesare Beccaria]

giovedì 19 settembre 2013

390 MILIONI DI AIUTI DALLE FAMIGLIE PER LA SCUOLA PUBBLICA (MA SI CONTINUANO A FARE SPESE FOLLI...)

Questa mattina ho letto sul giornale degli oltre 390 Mln di Euro che le famiglie italiane hanno donato alla scuola pubblica italiana l'anno precedente (in gran parte sotto forma di contributi volontari per i laboratori). Cifra immane? Irrisoria, rispetto al costo della scuola pubblica per lo stato? Non è questo il punto. Sicuramente è una cifra che deve far riflettere. Spieghiamoci invece il perchè di questa cifra e l'uso che ne viene fatto dei "contributi volontari per le attività didattiche".
Premesso che ho sempre pagato nel corso della mia carriera di studente, perchè ne sentivo l'esigenza morale, di certo qualche perplessità sull'uso che veniva fatto di quei fondi l'avevo... Ebbene, interrogato l'anno precedente il Preside sulla questione, mi ha risposto che quei fondi purtroppo (e qui lo capisco) non venivano usati per l'acquisto di materiale didattico aggiuntivo, volto cioè al miglioramento della didattica, bensì impiegati per l'acquisto di beni vitali per la scuola e in taluni casi per coprire debiti regressi, questo perchè i tagli effettuati alla scuola negli ultimi anni gli impedivano di adempiere anche alle semplici spese di ordinaria amministrazione. Premesso che ciò non dovrebbe accadere, in quanto la nostra Costituzione sancisce il sacrosanto diritto allo studio gratuito fino ai livelli della scuola superiore, ipotizziamo di avere, comunque (come nel mio caso), un occhio di riguardo per la scuola, accettando, quindi, questo "gioco" non molto pulito che permette nella pratica di far rimanere a "galla" l'intero sistema..
Cosa invece non tollero e denuncio fortemente e avevo denunciato fino a 3 mesi fa (quando ero ancora studente delle superiori)? La mancata visione a lungo termine di alcuni investimenti e l'incapacità di valutare concretamente quali sono i reali benefici di certe scelte didattiche adottate.
Non menzionerò di seguito il nome della mia scuola, ma come lei tante altre sono nella stessa situazione.
Parto subito da un esempio eclatante. L'anno scorso viene inserito un nuovo macchinario a controllo numerico nel laboratorio CNC, dal costo di svariate decine di migliaia di Euro. L'avranno usato, direte voi! La risposta è mai! Ma non solo noi, mai nessuno la userà! Perchè? Perchè i nuovi programmi didattici hanno tagliato drasticamente le ore di officina, rendendo impossibile affrontare il programma CNC (se non nelle sue fasi teoriche), cancellando di fatto un laboratorio in cui erano stati investiti oltre alla suddetta macchina altri 200.000 Euro in pc e tornio CNC. Avete capito bene, oltre 200.000 Euro per un laboratorio nuovo, di cui si sapeva benissimo l'imminente e definitiva inutilità! Quei fondi credo avrebbero coperto l'intera somma di denaro accumulata dai contributi della mia scuola, oppure sarebbero serviti per acquistare carta igienica, sapone, cancellini, lavagne multimediali, e materiale per i laboratori (utilizzati).
Ma non è tutto! Adesso capirete a cosa mi riferisco intendendo "mancanza di visione a lungo termine"...
Uno degli altri problemi che affligge la P.A. e quindi anche la scuola, sono gli appalti pubblici. L'anno scorso è stato introdotto il registro elettronico in tutta la scuola, ciò vuol dire acquisto di un pc per classe dove i professori segnano i voti e le assenze. Fino a qui sembra essere una buona cosa, il problema sorge quando vedi questi pc: nuovi, ma obsoleti. Quando intendo obsoleti non intendo che non hanno l'ultimo processore uscito ecc... ma che non riescono nemmeno a tenere la carica per più di 2 ore, quando la scuola, si sa, dura almeno 5-6 ore! Il problema che questi pc sono nuovi, e forse chi ha proposto nella gara certi computer, pur di vincerla non ha badato a certe essenziali prerogative... Risultato: alcuni professori non lo utilizzavano, si perdevano decine di minuti per cercare una connessione al server che non arrivava, quest'anno si dovranno ordinare nuovi pc! Ergo, ho speso 50.000 Euro l'anno prima, li rispendo l'anno dopo!
Sono questi i veri sprechi da denunciare! Non è solo una mancanza di fondi, ma è anche un problema di capire le priorità, valutare competentemente certi investimenti, avere una visione a lungo termine. Il problema della scuola italiana, purtroppo non è solo quello di far quadrare il monte ore dei prof, o di finire il programma in tempo (altro tasto dolente di cui parlerò in futuro), è un problema complesso e di ampio raggio.

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