L'opinione è forse il solo cemento della società.
[Cesare Beccaria]

venerdì 30 agosto 2013

GREENPEACE CONTRO LE TRIVELLE SHELL IN ARTICO #SAVE THE ARCTIC

Gli appassionati di F1 forse, si saranno accorti, che al Gp del Belgio la settimana scorsa degli attivisti di Greenpeace, la nota organizzazione no-profit, avevano fatto irruzione nel circuito, prima della partenza e poi al momento della premiazione, per portare alla luce dell'opinione pubblica le pericolose iniziative della multinazionale Shell in Artico.
Si apprende infatti che la Shell insieme al colosso russo del gas Gazprom, stiano inziando una campagna di trivellazione nella tundra russa a ridosso del Circolo Polare Artico. Se fino ad oggi l'Artico era minacciato dai cambiamenti climatici, ora incombe una minaccia ben più grande e con effetti molto più immediati e devastanti: la corsa all'oro nero. Con lo scioglimento precoce dei ghiacci infatti, risultano scoperte ampie fasce di territorio, che diventano preda ambita per le industrie energetiche. Dal canto suo Shell non è nuova in queste sfide, in Alaska pochi annifa aveva iniziato una campagna di trivellazioni oltre il Circolo, rivelatasi un fallimento (navi incagliate, piattaforme alla deriva e bruciate) e che quindi fortunatamente, grazie alla Presidenza Obama (vi ricordo che la Palin era invece a favore di trivellazioni in Alaska), il tutto è stato bloccato e si spera per sempre.
Gli attivisti di Greenpeace hanno come obiettivo quello di proporre alle Nazioni Unite un a sorta di grande "Parco Naturale" del Circolo Polare così da preservarlo da eventuali nuove perforazioni o insediamenti.
Il progetto è ambizioso, la strada è stretta e impervia, sono in gioco interessi mondiali non di poco conto, ma non è impossibile!
Vi invitiamo per ciò a firmare al link sottostante per poter raggiungere le firme necessarie alla petizione, ne servono 5 MILIONI!

http://www.savethearctic.org/

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